Il governo del Libano si trova in stato di allerta massima a seguito di minacce di un imminente attacco su vasta scala da parte dello Stato ebraico. Il Primo Ministro Mikati ha presieduto una riunione d'emergenza durante la quale sono stati analizzati diversi possibili scenari di conflitto. Il capo del comitato di emergenza ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando i rischi connessi a un'aggressione israeliana su più fronti. Nel frattempo, il bilancio delle vittime causate dall'esplosione di radiotrasmittenti sabotate è tragicamente aumentato, raggiungendo inoltre più di 500 feriti. Secondo fonti di intelligence citate da importanti media internazionali come il New York Times e la CNN, l'attentato sarebbe il risultato di una complessa operazione condotta congiuntamente dai servizi segreti e l'esercito israeliano. Dopo l'ultimo scoppio sono emerse inquietanti foto che mostrano chiaramente il marchio di un'importante società giapponese, l'Icom. L'azienda nipponica, presa alla sprovvista dalla vicenda, ha annunciato l'apertura di un'indagine interna per fare chiarezza sull'evento dimostrando la sicurezza dei propri prodotti. Hezbollah dopo l’attacco che segue quello ai cerca-persone ha nuovamente minacciato Israele assicurando vendetta e invitando il paese a “prepararsi e rimanere vigile nei confronti del movimento islamista libanese.” A fianco del Libano, l’Iran il quale ha espresso vicinanza: “Dio è invincibile, si vendica e il criminale sarà sicuramente punito in modo giusto” ha detto il Presidente Pezeshkian. Nel frattempo, a Gaza, Israele continua ad attaccare senza sosta: secondo le ultime notizie sarebbero una decina le vittime civili uccise in un ex istituto scolastico dopo un attacco aereo.
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