Sale la tensione nella penisola coreana, con le due Coree che si fronteggiano anche con il decisivo contributo degli Stati Uniti. Come ha detto il segretario del Dipartimento di Stato americano, Anthony Blinken, Washington è impegnata a difendere la Repubblica di Corea tramite l'utilizzo delle sue capacità di difesa: nucleare, convenzionale e missilistica. E mentre l'incontro fra Blinken e il suo omologo sudcoreano Park Jin ha avuto luogo nella capitale americana, con una simulazione di attacco nucleare andata in scena al Pentagono, la Corea del Nord ha fatto volare quattro missili da crociera strategici che hanno volato per 2.000 chilometri per poi atterrare nel Mar di Corea orientale. Secondo Pyongjang colpendo con precisione l'obiettivo prestabilito, versione messa in dubbio da Seul, la cui analisi del lancio è ancora in corso. Le delegazioni americana e sudcoreana hanno anche visitato una base di sottomarini nucleari in Georgia.
In conformità con le attuali sanzioni delle Nazioni Unite alla Corea del Nord non
è vietato lanciare missili da crociera, ma il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha definito provocatorie le azioni del paese guidato da Kim Il Sung, che "rappresenta una minaccia diretta e seria non solo per la Corea, ma anche per la pace e la sicurezza internazionali", ha detto per parte sua il ministro sudcoreano Jin.
La Corea del Nord ha condotto più di 90 test missilistici nel solo 2022, mentre ha lanciato 69 missili balistici in un solo anno, più che raddoppiando il dato più alto registrato prima di allora, ovvero 25 lanci in un anno.
Valerio Fabbri
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