Foto: Reuters
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Tensione alta in Venezuela dove continuano le proteste in seguito alle elezioni presidenziali. Il Segretario di Stato americano Blinken ha dichiarato che vi sono prove schiaccianti che il candidato dell'opposizione Urrutia abbia vinto. Intanto il Governo di Caracas ha espulso due giornalisti RAI. Timori per le manifestazioni programmate per domani in tutte le città del Paese latino americano. Le proteste non si fermano nonostante gli arresti. La leader dell'opposizione Machado ha convocato per domani dimostrazioni in tutte le città dichiarando che è necessario ottenere giustizia e che quindi si deve rimanere fermi, organizzati e mobilitati sapendo di avere ottenuto un trionfo storico e con la consapevolezza di dover lottare fino alla fine. Il Comitato Nazionale Elettorale non ha ancora pubblicato i risultati completi del voto, contrariamente ai regolamenti, affermando di avere subìto un attacco informatico. Rimane da contare ancora il 20 per cento dei voti, che equivale a oltre 2 milioni di suffragi, che possono cambiare il risultato. Brasile, Colombia e Messico hanno chiesto in una dichiarazione congiunta una verifica imparziale dei risultati perché il principio fondamentale della sovranità popolare dev'essere rispettato. Nel frattempo la Corte Suprema di Caracas ha convocato tutti i candidati alle elezioni presidenziali senza fornire ulteriori dettagli. Alcune ONG hanno chiesto alla comunità internazionale di sollecitare il rispetto dei diritti civili e politici della popolazione venezuelana, hanno invitato i meccanismi di giustizia internazionale a rimanere in allerta rispetto a gravi violazioni dei diritti umani e di trasmettere la documentazione alla missione di accertamento dei fatti ONU e alla Corte Penale Internazionale. Inoltre è stato reso noto che due giornalisti RAI, appena atterrati all'aeroporto Simon Bolivar di Maiquetìa, nello Stato settentrionale di Vargas, sono stati espulsi. I due sono stati separati dal resto dei passeggeri e, dopo che le autorità hanno controllato i documenti, sono stati informati dell'espulsione e immediatamente imbarcati su un volo di ritorno.

Franco de Stefani