“Oggi è un giorno molto triste per l’America, questa è una persecuzione di un avversario politico” ha dichiarato Trump prima di salire sull’aereo a seguito dell’udienza tenutasi a Washington. “Si tratta di una persecuzione nei confronti di una persona che è in testa in modo significativo nei sondaggi delle primarie repubblicane” ha continuato, evidenziando il fatto che il vantaggio è palese anche nei confronti del suo avversario Joe Biden. L’ex presidente americano è stato in tribunale per ascoltare le accuse a suo carico, tra le quali l’aver tentato di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020. In particolare, i quattro capi d’imputazione presentati dal procuratore sono: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, per ostruire un procedimento ufficiale, ostruzione e tentativo di ostruzione di un procedimento ufficiale, ed infine cospirazione contro i diritti civili di voto. Ma Trump non cede: si è dichiarato nuovamente “non colpevole” per tutti i quattro capi d’accusa letti dal giudice, che ha deciso di rilasciarlo, ad una condizione. “L’imputato non deve avere comunicazioni riguardo ai fatti del caso con testimoni se non tramite o in presenza degli avvocati” ha detto il giudice, avvertendo l’ex presidente che la violazione di queste condizioni lo porterebbe all’immediata emissione di un mandato di arresto e alla sua detenzione. Nel frattempo, sono continuati gli attacchi nei confronti dell’avversario democratico, Joe Biden, accusato di aver detto al procuratore generale di incolpare il candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti con tutti i crimini possibili, così da costringerlo a spendere tutti i soldi per la difesa. Quindi anche dopo la decisione riguardante il rilascio di Trump, è chiaro che la sua battaglia contro Biden non si è placata.
B.Ž.