Trump ha sottolineato la volontà di lavorare con i democratici in quanto assieme ai repubblicani rappresentano una sola nazione con una potenza illimitata. In tema di politica estera, il Presidente ha ammonito l'Iran 'regime che minaccia di morte l'America e il genocidio del popolo d'Israele'. Ha parlato del ritiro dell'esercito dall'Afganistan, definendo "costruttivi" i colloqui con i talebani per tentare un accordo di pace. Quindi ha sottolineato l'importanza del prossimo incontro bilaterale con il leader nordcoreano il 27 e 28 febbraio in Vietnam. Trump ha rivendicato i successi economici della sua amministrazione, abbiano lanciato una "rivoluzione" nel campo dell'energia e il Paese è ora il numero uno al mondo come produttore di petrolio e gas naturale. Il presidente statunitense ha poi stigmatizzato le indagini sul Russiagate del procuratore Mueller. Trump ha ribadito la sua ferma volontà di voler costruire il muro ai confini con il Messico per fermare la crisi umanitaria e soprattutto per motivi di sicurezza nazionale dovuta alla immigrazione illegale. "L'unica cosa che può fermare "la forza dell'economia americana sono guerre politiche sciocche e ridicole indagini di parte" ha ironicamente sentenziato usando il solito linguaggio tagliente per catturare la benevolenza del pubblico, in questo caso repubblicano" e proseguito "Dobbiamo essere uniti a casa per battere gli avversari all'estero". Durante il discorso sullo Stato dell'Unione Trump si è congratulato con le tante donne entrate in numero record nel nuovo Congresso americano e ha elogiato il crescente ruolo delle donne nel mondo del lavoro. Forse l'unico vero momento bipartisan della serata. Inoltre, in una delle sue esternazioni ad effetto ha detto: "gli Stati Uniti non saranno mai un Paese Socialista" ed ancora confino che entro il 2030 sconfiggeremo l'HIV negli Stati Uniti.
Corrado Cimador