A poco meno di un anno di distanza dalle elezioni generali che hanno portato alla riconferma, per il terzo mandato consecutivo, del presidente Erdogan e del suo partito conservatore, giustizia e sviluppo (Akp), in questa tornata elettorale a contendersi i voti saranno complessivamente 34 partiti politici. Si tratta di una nuova prova significativa per il leader e il suo partito, ma anche per quelli dell’opposizione, i quali si sono frammentati a seguito della sconfitta della coalizione guidata dal Partito repubblicano popolare alle elezioni parlamentari e presidenziali di maggio 2023. Sono circa 61 milioni gli elettori che sono chiamati ad eleggere sindaci e consiglieri di ogni città, provincia e distretto del Paese. Le partite più importanti si giocano nelle due città principali della Turchia, Istanbul e Ankara. Queste nel 2019 sono passate nelle mani del principale partito di opposizione dopo 25 anni di governo del Partito giustizia e sviluppo, ma Erdogan punta a riconquistarle. "È arrivato il momento di riprendere il lavoro da dov’era stato interrotto, di porre fine al periodo di fango e rimetterci al servizio della popolazione come abbiamo sempre fatto. Istanbul è tornata ai problemi del 1994, sono stati cinque anni persi” ha dichiarato il leader turco in un comizio organizzato nella città. Con queste elezioni Erdogan misurerà il sostegno della popolazione, in particolare nel quadro della politica economica del governo e dell’elevato tasso di inflazione che pesa sul Paese.
B.Ž.