Il 31 dicembre 2019, a Wuhan in Cina, veniva confermato il primo caso di contagio da Covid -19. Nei due mesi a seguire il numero dei paesi colpiti superava quota 114, quello dei casi 118 mila, dei decessi oltre 4 mila, mentre altre migliaia di persone lottavano per la propria vita negli ospedali. Davanti ad uno scenario drammatico l'11 settembre 2020 il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus dichiarava il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 - pandemia. Da allora nella maggior parte delle Nazioni colpite scattavano le misure igienico sanitarie per contrastare l'emergenza Covid 19, che oramai fanno parte della vita quotidiana: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato, evitare abbracci e strette di mano, coprirsi la bocca e naso se si starnutisce, usare le mascherine per proteggere le vie respiratorie e pulire le superfici con disinfettanti.
La pandemia ha stravolto la vita di tutti e inferto un durissimo colpo all'economia globale, provocando una crisi seconda solo alla Grande Depressione negli anni '30. Il Fondo monetario internazionale stima che a livello globale tra il 2020 e il 2025 andranno persi 22 trilioni di dollari. Non sono stati risparmiati alunni e studenti che sono stati costretti all'apprendimento a distanza dopo la chiusura di scuole e Università.
La pandemia di Covid 19 finora ha provocato la morte di quasi 3 milioni di persone. La maggior parte dei decessi è avvenuta negli Stati Uniti, seguiti da Brasile, Messico, India, Regno Unito e Italia. L'infezione da virus SARS-CoV-2 è stata finora confermata in oltre 116 milioni di persone.
L'unica speranza per risollevarsi e uscire dalla grave crisi sanitaria, sociale ed economica scoppiata un anno fa è riposta nella vaccinazione, iniziata alla fine del 2020 grazie allo sviluppo estremamente rapido di una serie di vaccini in meno di un anno, fondamentale anche alla luce delle nuove varianti del Covid 19, più aggressive e letali.
Corrado Cimador