Foto: Reuters
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Dal 1959 Barbie va oltre ad essere un semplice giocattolo o solamente una bambola: è un'icona di empowerment, immaginazione e infinite possibilità per le bambine di tutto il mondo.

Per rendere omaggio ai 65 anni di questa icona è nato il libro "My BarbieTM Story", che raccoglie i racconti di personaggi noti che condividono le loro storie su Barbie. Tra questi, celebrità come l'attrice Helen Mirren, la modella Claudia Schiffer, la calciatrice triestina, capitano della Juventus, Sara Gama, l'astronauta dell'Agenzia spaziale europea Samantha Cristoforetti e tra gli altri italiani, anche le cantanti Elisa e Francesca Michielin.

Il testo raccoglie 108 storie ed immagini e i proventi delle vendite saranno interamente devoluti all'associazione benefica UN Women UK, comitato nazionale dell'ente delle Nazioni Unite dedicata alla parità di genere e all'empowerment di donne e bambine, come parte dell'iniziativa "Barbie Dream Gap Project".

Proprio Sara Gama, a cui Mattel alcuni anni fa ha dedicato un modello di Barbie con le fattezze della calciatrice, dichiara: "Sono davvero felice di far parte del Barbie Dream Gap project e di aver contribuito con la mia storia alla realizzazione di questo libro. Sono legata al mondo Barbie ormai da tanti anni e questa è un'altra importante iniziativa concreta per sostenere le bambine, ragazze e donne che vogliono costruire in maniera libera il proprio futuro. Attraverso immagine e sostanza che siano fonte d'ispirazione ma allo stesso tempo che sappiano dare a ciascuna di loro i mezzi necessari per potersi realizzare".

Krista Berger, Senior Vice President di Barbie e Global Head of Dolls presso Mattel, ha spiegato: "My Barbie Story è un omaggio ai 65 anni del brand Barbie e alle infinite possibilità con cui ha permesso a diverse generazioni di sognare. Questa raccolta di riflessioni personali mette in risalto l'incredibile legame che le persone hanno con Barbie, una bambola capace di far esprimere la propria personalità e che ci ricorda che possiamo essere ciò che desideriamo".

Davide Fifaco