Le elezioni di metà mandato negli Usa rappresentano una specie di pagella per l’attività dell'esecutivo americano. Gli aventi diritto al voto sceglieranno i membri del 118esimo Congresso americano; le elezioni di Midterm 2022 saranno anche le prime dopo la nuova redistribuzione dei seggi, decisa in base ai dati demografici fissati dal censimento svolto due anni fa.
Nonostante il giorno ufficiale delle elezioni sia oggi, 8 novembre, gli americani hanno avuto la possibilità di votare con largo anticipo. Finora hanno espresso il proprio voto già diversi milioni di cittadini, il trend in crescita potrebbe addirittura superare il record di partecipazione al voto del 2018.
Dagli ultimi sondaggi, pubblicati sul sito FiveThirtyEight si evince che i repubblicani hanno l'83% di possibilità di conquistare la maggioranza alla Camera ed il 55% al Senato. Quattro gli scenari possibili: una vittoria di misura dei repubblicani che si riprenderanno la Camera; un'ondata repubblicana, con vittoria in entrambe le aule del Congresso e tra i governatori; una sopravvivenza dei democratici, che si terranno il Senato oppure, infine, una sorpresa dei democratici, che rovesceranno le previsioni soprattutto grazie dal voto femminile.
Nel corso della campagna elettorale i democratici hanno puntato sull'aborto, sulla minaccia per alti diritti civili, sui rischi per la tenuta della democrazia e sullo spettro del ritorno di Donald Trump; i repubblicani si sono invece soffermati su inflazione, economia, criminalità, immigrazione e opposizione a chi vuole togliere i finanziamenti alla polizia. I due schieramenti sono divisi anche sul tema Ucraina: i democratici sono favorevoli a continuare l'assistenza a Kiev, contrari invece i repubblicani trumpiani.
Le elezioni di metà mandato saranno quindi una specie di referendum tra Biden e Trump, tutti sanno infatti che si vota per uno dei due, nonostante i loro nomi non appaiano sulla scheda. I primi risultati dovrebbero essere resi noti nella notte.
E. P.