In conclusione della Conferenza internazionale per la pace al Cairo, il primo ministro iracheno ha sottolineato che “ciò che sta accadendo oggi a Gaza è inaccettabile” e che “questo conflitto potrebbe diffondersi a livello regionale in modo tale da minacciare le forniture energetiche globali”. Tra i capi di stato che hanno preso parola durante il summit, anche il ministro degli esteri turco Fidan ha affermato che “la Palestina sta vivendo una grande tragedia” e che “non vi sono scuse per applicare questa punizione collettiva al popolo palestinese”. Il leader ha poi aggiunto che è necessario un intervento da parte della Comunità internazionale, la quale deve cooperare e inviare un messaggio in questo momento pericoloso, mentre Israele deve smettere di lanciare le sue operazioni ostili contro i palestinesi. Non è mancato nemmeno un commento della premier italiana Giorgia Meloni, al margine del vertice, la quale ha spiegato che la sua idea è che, viste le modalità con cui Hamas ha attaccato Israele, la causa palestinese non c’entra nulla, ma che si sta perseguendo il tentativo di impedire un processo di normalizzazione nel Medio Oriente.
Nel frattempo, in molti Paesi ci sono state manifestazioni pro-Palestina. Il centro di Tunisi è stato attraversato da un corteo di migliaia di persone, in segno di solidarietà con il popolo palestinese, manifestazione che ha raccolto adesioni dalle varie organizzazioni della società civile, da diversi esponenti sindacali e della sinistra tunisina. Anche a Londra oltre 100mila persone hanno partecipato al corteo per chiedere lo stop immediato ai bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Richiesta arrivata anche da alcune star di Hollywood. Diversi attori hanno scritto una lettera al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, esortandolo a chiedere un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas, “prima che un’altra vita venga persa”.
B.Ž.