Il capo della polizia di Washington ha riferito che quattro persone hanno perso la vita durante le violente manifestazioni di protesta dei sostenitori del presidente statunitense uscente, Donald Trump, che hanno fatto irruzione al Congresso per protestare contro la certificazione della vittoria di Joe Biden. 13 i feriti. Nonostante da giorni si temesse un'escalation della protesta, la polizia non è stata in grado di fermare i dimostranti.
Una delle persone, uccise durante le proteste, è Ashli Babbit, veterana dell'aeronautica, titolare di un'attività a San Diego. La donna, sostenitrice di Trump, è deceduta dopo essere stata ferita gravemente da un colpo di arma da fuoco al collo. Successivamente è giunta notizia di altre tre vittime. La polizia ha arrestato almeno 50 persone, sequestrato alcune armi e trovato anche due bombe, di cui una è stata posizionata dinanzi alla sede del partito democratico a Washington, l'altra invece dinanzi alla sede del partito repubblicano. Il Congresso è stato dapprima parzialmente evacuato, la sessione è stata interrotta. Per fermare le proteste è stata mobilitata anche la guardia nazionale. Servizi segreti e Swat Team dell'FBI armati sono stati dispiegati al Congresso. Dopo l'irruzione dei fan di Trump a Capitol Hill ci sono stati confronti violenti, uno con armi alla mano. La polizia ha estratto le armi per proteggere i parlamentari ed ha chiesto ai membri del Congresso di tenere pronte le mascherine antigas per l'uso di lacrimogeni.
Immagini della CNN mostrano che uno dei sostenitori del capo dello Stato uscente è riuscito ad entrare nell'aula del Senato e a sedersi sullo scranno del vicepresidente, Mike Pence, che è stato evacuato da Capitol Hill. La vicepresidente eletta, Kamala Harris, è invece rimasta al sicuro all'interno del Congresso.
"Questa non è una protesta, è un'insurrezione", ha affermato Joe Biden. "Le scese di caos non riflettono l'America". Secondo le sue parole la democrazia americana, lo stato di diritto e i rappresentanti del popolo sono stati attaccati come mai prima d'ora. Il presidente eletto ha poi chiesto a Donald Trump di andare in TV e chiedere la fine dell'assedio al Congresso. "Le parole di un presidente contano. Possono ispirare o possono incitare", ha aggiunto Biden.
Trump, che non ammette ancora la sconfitta, si è quindi rivolto ai sostenitori, chiedendo loro di ritornare a casa, ha però nuovamente ribadito che le elezioni sono state rubate. "Non vogliamo che nessuno resti ferito", ha aggiunto. In un tweet, per calmare i suoi fan, ha chiesto loro di supportare la polizia e le forze dell'ordine: "Sono davvero dalla parte del nostro Paese. State tranquilli".
Sotto assedio anche il palazzo del Congresso della Georgia, dove il ballottaggio per i due seggi vacanti al Senato ha visto la vittoria dei democratici. Il segretario di Stato, Brad Raffensberger, e il suo staff sono stati evacuati.
Solo qualche ora dopo l'irruzione a Capitol Hill, il Congresso americano è riuscito a riprendere la sessione ed haconfermato la vittoria di Joe Biden, e della sua vice, Kamala Harris, alle elezioni presidenziali. In questo modo l'iter per la conferma dei risultati delle elezioni si è concluso. Biden presterà giuramento come 46-esimo presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio. Mike Pence, che ha presieduto la riunione, si è rivolto ai dimostranti violenti affermando che non hanno vinto e che nonostante il caos causato non sono riusciti ad ottenere nulla.
Intanto il sindaco di Washington DC, Muriel Bowser, ha annunciato la proroga dello stato di emergenza fino al 21 gennaio, giorno successivo alla data dell'insediamento ufficiale del presidente eletto.
Dopo le violente proteste, il capo della Casa Bianca è sempre più solo. Nel gabinetto del presidente si sta rafforzando l'ipotesi di invocare il 25esimo emendamento per rimuoverlo dall'incarico, anche se l'idea non è stata ancora ventilata al vicepresidente Pence. Il 25esimo emendamento della Costituzione americana prevede infatti che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. Anche alcuni leader repubblicani si sono detti d'accordo con la rimozione.
E dopo il suo discorso ai fan, Trump è anche stato temporaneamente bannato dai principali social media, tra cui Twitter, Facebook e Instagram.
E. P.