"Cocktail", l'album di debutto di Marko Brecelj è stato pubblicato su cassetta nel 1975 presso gli studi di registrazione di RTV Lubiana, l'anno dopo è uscito anche in vinile, con gli arrangiamenti di Bojan Adamič per l'orchestra da ballo o orchestra big band. Negli anni ‘90, la casa discografica Nika ha ristampato il disco in formato CD e cassetta con una "vasta aggiunta preelettorale". Nel 2015 è stata pubblicata anche una versione estesa del CD "Cocktail: Obilni vunbacilni", con brani registrati negli anni ‘70 e all'inizio degli anni ‘80.
Anche all'ultima versione LP sono state aggiunte alcune canzoni inedite, registrate presso lo studio Hendrix di Radio Koper/Capodistria nell'ottobre del 2012 e nell'aprile del 2013. Secondo il giornalista musicale Igor Bašin, in questi ultimi brani Brecelj si presenta come il miglior interprete delle sue canzoni. Tra queste anche brani diventati cult come "Parada", "Radojka" e "Sexi disco hit".
La collaborazione con Bojan Adamič è stata un punto di svolta per il percorso creativo di Marko Brecelj. Tutto è iniziato nel 1973, quando al festival giovanile Omladina in Serbia ha eseguito il brano "Tri ženske" con il suo arrangiamento, un anno dopo invece la canzone "Duša in jaz", che ha vinto il premio dell'Unione dei compositori della Jugoslavia.
Sempre secondo Igor Bašin, l'album "Cocktail" è uscito "nel tempo in cui in Jugoslavia si scontravano il socialismo autogestito e il consumismo, quando una nuova cultura è sorta in opposizione alla cultura kitsch dell'epoca".
La ristampa del disco in vinile coincide anche con la mostra completa del patrimonio culturale lasciato da Marko Brecelj, denominata "L'alloggiamento dell'Inconciliato" che rimarrà in esposizione fino a metà settembre presso la Galleria Loggia di Capodistria.
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