Nata nel 1932, la Società dei Concerti di Trieste vanta una storia piena di successi e di grandi nomi avendo ospitato direttori del calibro di Victor de Sabata e Herbert von Karajan, pianisti quali Alfred Cortot, Arthur Rubinstein, Wilhelm Backhaus, Walter Gieseking, Claudio Arrau, Edwin Fischer, Arturo Benedetti Michelangeli, Vladimir Horowitz e tanti altri.

Dopo la prematura dipartita del precedente direttore artistico Derek Han (nel link l'intervista realizzata da Sonoramente Classici) , la SdC ha scelto di affidare la direzione artistica a un giovane emergente Marco Seco. Pianista, contrabbassista e direttore d'orchestra, Marco Seco è nato a Buenos Aires, dove ha iniziato gli studi musicali; italiano d'origine da parte di madre, si è trasferito in Europa per completare gli studi e intraprendere la carriera musicale. Tra i suoi recenti impegni figurano tour europei in sale quali il Gewandhaus di Lipsia, la Musikhalle di Amburgo, la Liederhalle a Stuttgart, Il Teatro Reale dell'opera a Copenhagen, la Tonhalle Maag a Zurigo e in America al Festival Spoleto USA. Ha collaborato alla nascita de LaFil - Filarmonica di Milano, e poi con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala, l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, il Teatro Regio di Torino e il Teatro dell'Opera di Roma.

La sua direzione triestina è iniziata con il Progetto Beethoven, la nuova rassegna musicale estiva che dal 20 giugno al 24 luglio ha portato e porterà a Trieste, Sagrado, Monfalcone e Gorizia, 200 artisti tra orchestre, strumentisti di fama, solisti, e direttori d’orchestra di rilievo internazionale.

Nell'intervista con Luisa Antoni, Marco Seco racconta la sua visione di come sviluppare e allargare la platea di ascoltatori e spettatori dei concerti della SdC.

Come al solito la puntata di Sonoramente classici - che va in onda domenica 10 luglio alle 9.30 - è ascoltabile anche in streaming all'indirizzo https://www.rtvslo.si/radio-capodistria/ascolta-la-diretta ed è dopo la prima messa in onda disponibile in podcast.