Nel 2018 il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella gli ha concesso la Medaglia d'oro al merito civile. Adesso è Papa Francesco a riconoscere le 'virtù eroiche' di padre Placido Cortese, torturato a morte dalla Gestapo a Trieste nel 1944. È un ulteriore passo nel percorso di beatificazione, iniziato quasi vent'anni fa.
Nato a Cherso nel 1907, padre Placido svolse il servizio nella Basilica del Santo a Padova e fu direttore del Messaggero di Sant'Antonio. Nei giorni bui della guerra e delle persecuzioni fu al fianco di ebrei, di oppositori del nazifascismo, di internati sloveni e croati nei campi di concentramento italiani. Arrestato e portato a Trieste, morì vittima delle torture, ma non tradì gli antifascisti che aveva aiutato.
"Le città di Padova e Trieste, ma anche di Cherso e Lubiana, con le rispettive comunità cristiane - si legge in una nota diffusa dal Messaggero di Sant'Antonio - , i frati conventuali d'Italia, Slovenia e Croazia si rallegrano per la vita, l'opera e la straordinaria testimonianza del venerabile padre Placido Cortese, con la speranza che egli sia riconosciuto 'martire della fede e della carità".

Padre Placido Cortese; immagine tratta da santantonio.org
Padre Placido Cortese; immagine tratta da santantonio.org