Questa dinamicità economica, sebbene più bassa rispetto agli anni precedenti allo scoppio della pandemia di Covid-19 nel 2021 e relativo recupero post-pandemia, sarà secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale ben superiore a quella degli Stati membri dell'UE dell'Europa occidentale e meridionale, colmando così gradualmente il divario di sviluppo tra la Slovenia e i Paesi europei più sviluppati.
Si prevede infatti che la Slovenia sarà molto più vicina alla Francia e al Regno Unito in termini di PIL pro capite a parità di potere d'acquisto entro il 2029.
La Slovenia ha già superato la Grecia, il Portogallo e la Spagna in questi parametri, e il divario è destinato ad aumentare o perlomeno a crescere leggermente. Tuttavia, la Slovenia rimarrà ancora molto indietro rispetto all'Austria, alla Germania e alla maggior parte degli altri Stati membri dell'UE nell'Europa nord-occidentale e settentrionale.
Nel frattempo, l'Ungheria, la Slovacchia e, due dei paesi baltici quali Lettonia ed Estonia dovrebbero mantenere valori più bassi.
La Croazia invece, che è entrata nell'UE per ultima nel 2013, il PIL pro capite a parità di potere d'acquisto raggiungerà i 45.700 dolari quest'anno e i 57.650 nel 2029, secondo le previsioni del Fondo Monteraio Internazionale.
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