La Slovenia ha sempre avuto una forte identità alpina, per questo ha voluto utilizzare il suo periodo di presidenza per sviluppare la ricerca di soluzioni comuni nella regione, che Lubiana ha declinato lungo tre direttrici: i giovani, le risorse idriche e l'economia circolare. Nel suo intervento Fajon ha definito preziosa questa piattaforma di cooperazione, e ha chiesto che la sua forma non venga troppo istituzionalizzata, perché l'obiettivo è andare oltre il singolo interesse nazionale per far emergere una identità macro-regionale. Al panel principale in apertura dei lavori, che proseguiranno anche venerdì 15 novembre, per l'Italia era presente anche l'assessore regionale della Valle d'Aosta Luciano Caveri, che ha descritto così lo situazione: »è il momento di dare uno stimolo a questa macro-regione alpina, perché è stata data in mano ai tecnici, i politici partecipano poco, e per questo ora langue. Noto però dal dibattito che si è sviluppato in queste ore, c'è una consapevolezza di tornare un po' all'anitco, con un ruolo più importante della politica, però qiuesto significa fare pressioni a Bruxelles». Concordi tutti i relatori nel dire che per questa regione implacabile la sopravvivenza sarà più semplice se si parlerà con una voce sola, per mantenere e anche sviluppare un equilibrio fragile grazie alla sinergia fra tradizioni e digitale, fra giovani ed esperti. Il vero ostacolo per tutti, però, è l'incomprensione che spesso caratterizza il dialogo fra montagna e città. Ancora Caveri: »allora a me fa sorridere, all'inizio si parlava dei cinghiali, che prima si riproducevano solo nelle zone di montagna, mentre ora sono anche in città. E lo stesso capiterà con i lupi e gli orsi che scenderanno sempre di più nei paesi, questo in Trentino sta già succedendo. Noi ammiriamo la Slovenia, che ha fatto una scelta coraggiosa di abbattere gli orsi, avendo come punto di caduta la scelta di non aumentare a dismisura il numero dei carnivori. Anche noi in Valle d'Aosta abbiamo una situazione simile, quindi o decidiamo di regolamentare questa crescita a dismisura, oppure saremo nei guai». Al termine del dibattito, Fajon ha simbolicamente consegnato la presidenza alla ministra degli Esteri del Liechtenstein, Dominique Hasler, e ai governatori del Tirolo, Anton Mattle, e della Carinzia, Peter Kaiser, che nel 2025 avranno la responsabilità di una presidenza condivisa.
Valerio Fabbri