
Il comitato finanze della Camera di Stato ha preparato una proposta di legge per adeguare il principio fiscale alle nuove regole fiscali dell'UE, che verrà discussa nella prossima sessione del Parlamento. La votazione richiederà una maggioranza di due terzi, e i membri del comitato hanno espresso piena unità. I dibattiti si sono concentrati sugli effetti dell'aumento delle spese per la difesa. La riforma uniformerà le basi giuridiche per la gestione della politica fiscale nazionale ed europea. Il Ministro delle Finanze, Klemen Boštjančič, ha dichiarato che il progetto di legge mira a mantenere l'equilibrio tra entrate e spese senza indebitamento, con un debito pubblico sotto il 60% del PIL e un deficit sotto il 3%. Se l'equilibrio non viene raggiunto, sarà seguito un piano fiscale-strutturale a medio termine di quattro anni. Il nuovo documento di programmazione sostituirà i Programmi di stabilità e i Programmi nazionali di riforma. La legge adatta anche il funzionamento del Consiglio fiscale al nuovo quadro dell'UE. I gruppi parlamentari di coalizione, con l'appoggio del Consiglio fiscale, hanno preparato modifiche che sono state approvate all'unanimità. L'SDS ha richiesto modifiche per mantenere l'attuale ruolo del Consiglio fiscale, ritirando una proposta che avrebbe ostacolato il suo lavoro. Nonostante i dibattiti, il comitato ha espresso soddisfazione per l'unità politica. L'opposizione ha sollevato dubbi su come l'aumento delle spese per la difesa influenzerà il principio fiscale, sia a livello nazionale che dell'UE. Boštjančič ha spiegato che l'UE non ha dubbi sull'aumento delle spese per la difesa, ma le discussioni continuano su come finanziarle. La Slovenia è d'accordo sul fatto che le nuove regole fiscali sono sufficientemente flessibili da non necessitare modifiche. Infine, la clausola di deroga potrebbe coprire anche le spese per la difesa, ma la sua durata e applicazione sono ancora oggetto di discussione.
Corrado Cimador