Disponibile in Slovenia, con una settimana di ritardo, la nuova applicazione, anonima, per la verifica del certificato digitale dell'Unione Europea. Permetterà agli organizzatori di eventi pubblici e ai fornitori di servizi, di accertare se gli ospiti e i clienti soddisfano una delle tre condizioni GVT per potere accedere agli eventi e ai servizi, /guarito, vaccinato o testato/. Lo ha annunciato l'Istituto nazionale di salute pubblica. L'applicazione mobile è scaricabile dal sito web di eZdravje.
È destinata, come detto, agli organizzatori di eventi culturali e sportivi, raduni e manifestazioni pubbliche, ristoratori e gestori di strutture ricettive che, in conformità con i decreti governativi devono controllare il rispetto delle condizioni GVT.
L'applicazione consente la scansione del codice QR dei certificati senza accedere ai dati personali o medici. Doveva essere disponibile già venerdì della scorsa settimana, ma era stata bloccata in quanto con la scansione del codice QR apparivano anche tutti i dati personali del soggetto sottoposto a verifica. Si trattava infatti di un'applicazione uguale a quella utilizzata dalla polizia per i controlli covid ai valichi di frontiera. Era intervenuto anche il garante della privacy, facendo presente che a norma di legge questi dati non possono venir utilizzati se si entra nella sfera privata dell'interessato. Ora l'applicazione non fornisce alcun dato personale, rileva soltanto se il codice QR è valido o meno. In attesa della nuova applicazione l'unica possibilità per sottoporsi alla verifica GVT era quella di presentare in forma cartacea o digitale il certificato, il cosiddetto green pass.
Intanto, un nuovo appello a vaccinarsi è arrivato dal ministro della salute, Janez Poklukar. "Se non arriviamo all’immunità di gruppo, vale a dire il 65-70 percento di popolazione vaccinata, rischiamo di vanificare gli sforzi fin qui fatti", cosi Poklukar, "e di essere costretti, tenendo conto degli indicatori del quadro epidemiologico di questi giorni, a nuove chiusure."
Delio Dessardo