La quota nelle commissioni e comitati comunali è ripartita in proporzione al numero dei consiglieri eletti tra le fila dei singoli partiti o movimenti. Alla comunità nazionale italiana è garantita la quota del 10%, 7 nominativi da "collocare" nei vari organismi. Le proposte avanzate dai consiglieri al seggio specifico Alberto Scheriani e Ondina Gregorich Diabatè non sono state del tutto accolte.
Intervenendo nel dibattito Scheriani ha espresso insoddisfazione per come sono stati ripartiti i posti, con la comunità nazionale italiana senza rappresentanti nelle commissioni chiave come affari sociali e finanze. "Ho espresso questa mia insoddisfazione perchè fino ad ora avevamo sempre dei nostri rappresentanti in due commissioni che io ritengo chiave per la nostra comunità nazionale", così Alberto Scheriani ai nostri microfoni, "il primo è il Comitato affari sociali, è chiaro che per noi è di fondamentale importanza perchè tutto passa attraverso questo organismo, dalla cultura alla scuola. Eravamo sempre presenti in questo comitato, ricordo anche che nello scorso mandato era addirittura presieduto da un consigliere al seggio specifico, ovvero Mario Steffè. E poi c'è il Comitato finanze; tutti sappiamo che la CNI "vive" dai mezzi di bilancio, finanziamenti che vengono stanziati dal comune, ritengo pertanto sia più che giusto esser presenti in questo comitato, anche per poter risolvere le questioni che si presentano già a livello di commissione e che magari non è necessario portare in consiglio comunale. Ripero, secondo me, sono due commissioni chiave per cui sono stati anche proposti dei nomi ma purtroppo non sono stati accettati. Questo è il mio rammarico."
I rappresentanti della comunità nazionale (i 3 consiglieri al seggio specifico e singoli cittadini), saranno pertanto presenti nella Commissione statutaria, nella Commissione nazionalità, nella Commissione per i premi e riconoscimenti e nel Comitato per le comunità locali. Il Consiglio ha approvato a larga maggioranza i nuovi comitati di controllo del Comune città e di altre aziende pubbliche e accolto, quasi senza dibattito, gli altri punti all'ordine del giorno. (ld)