Siamo entrati nella seconda fase. Cosi la direttrice dell'istituto nazionale per la salute pubblica, Nina Pirnat. Ha rinnovato l'appello a limitare il più possibile contatti con altre persone per contrastare l'espandersi del virus. L'incremento maggiore di contagiati si registra nella regione di Lubiana. Il numero più alto dall'inizio dell'emergenza è collegato proprio con i primi casi segnalati in Slovenia, a Lubiana e Metlika, quasi la metà del totale. È arrivata anche notizia del primo straniero contagiato, un cittadino francese, risultato positivo al test. Non tutti i contagiati sono ricoverati in ospedale; la clinica per malattie infettive di Lubiana ospita al momento undici pazienti colpiti dal nuovo coronavirus; tre si trovano in terapia intensiva, le loro condizioni sono serie. Cinque invece i ricoverati nel centro clinico di Maribor, nessuno è in condizioni critiche. Evitare in primo luogo di farsi prendere dal panico, avverte Simona Repar Bornšek, segretario di stato al ministero della Salute, è del tutto fuori luogo, inoltre influisce negativamente sul sistema immunitario. Ha poi invitato tutti ad attenersi alle direttive per contrastare l'estendersi dell'epidemia e non prendere d'assalto i negozi per assicurarsi scorte alimentari a lungo termine, in quanto la situazione è completamente sotto controllo, non esiste alcun rischio di approvvigionamento. Le autorità preposte continuano ad attuare i provvedimenti del caso, dopo che è stata proclamata l'epidemia su scala nazionale.
Infine, un appello del Ministero della Difesa sloveno a non chiamare il numero 112 per informazioni sul coronavirus. Si tratta di un numero riservato esclusivamente per chiamate d'emergenza, in caso di incidenti, soccorso medico, incendi, soccorso alpino e speleologico, interventi urgenti in campo veterinario e altre operazioni di soccorso immediato. Per le informazioni basilari, fanno sapere ancora dal ministero, è possibile consultare gli opuscoli che i nuclei familiari hanno cominciato a ricevere per posta. Tra le 8 e le 20 è possibile chiamare al numero verde 080 14 04.
Delio Dessardo