Bojana Beović, a capo del gruppo di esperti del Ministero della Salute per l'emergenza Covid, ha ricordato che l'idea principale era quella di fermare la prima ondata di contagi da coronavirus con provvedimenti molto severi, successivamente però si sarebbe dovuto imparare a convivere con il virus, creando una "nuova normalità. Ma non conosciamo ancora così bene l'epidemia, per capire se questo è possibile", ha detto Beović.
Sembra però che in inverno la situazione si aggraverà ulteriormente, ha iniziato a peggiorare già in settembre e numerosi paesi stanno pensando a nuove limitazioni o addirittura introducendo misure più restrittive. Nel caso in Slovenia venisse nuovamente proclamato lo stato di epidemia, secondo il ministro della Salute, Tomaž Gantar, e l'infettivologa Beović, saranno le capacità del sistema sanitario a svolgere un ruolo chiave e - nel contempo - anche l'aumento del numero delle persone ricoverate per coronavirus. Beović ritiene infatti che "il sistema sanitario sloveno sia molto più fragile rispetto a quelli dei paesi dell'Europa occidentale, per questo motivo è necessario essere più cauti. Nei prossimi giorni dovremmo vedere i risultati di un più coerente uso delle mascherine, un provvedimento introdotto una decina di giorni fa. Se l'effetto voluto non sarà raggiunto, si penserà a proclamare l'epidemia, bisogna infatti tutelare le vite delle persone”, ha detto ancora l'infettivologa. Se il numero dei pazienti ricoverati per Covid dovesse aumentare drasticamente, sarà necessario pensare a misure anti-coronavirus più rigide, probabilmente a partire da metà ottobre.
Gli esperti sono rimasti sorpresi perché i contagi sono aumentati già a inizio autunno, ritengono che ciò sia dovuto alla forte importazione del virus dalla Croazia e all'aumento del numero dei dipendenti nelle aziende dopo le ferie. Sono inoltre preoccupati per l'inizio del nuovo anno accademico e avvertono che i provvedimenti non sempre vengono rispettati. Il gruppo di esperti chiede anche un piano a lungo termine per arginare i contagi. Beovič ritiene che sia necessario introdurre provvedimenti che influiscano il meno possibile sulla vita quotidiana.
Nei prossimi giorni gli esperti seguiranno da vicino la situazione epidemiologica, ribadendo ancora una volta l'appello ai cittadini di rispettare le norme anti-Covid.
E. P.