In seguito al terremoto i responsabili della centrale nucleare di Krško, nella Slovenia sudorientale, hanno provveduto a fermare il reattore per motivi precauzionali, come avviene in queste circostanze, fanno sapere dall'impianto. I controlli hanno escluso possibili conseguenze, da segnalare che l'impianto si è fermato automaticamente; il Ministro dell'infrastruttura, Andrej Vrtovec, ha detto che ora si sta procedendo a sistematici controlli del sistema, di tutte le apparecchiature e dei dispositivi di sicurezza; entro 24 ore la centrale dovrebbe tornare in funzione. L'impianto dispone di vari e precisi protocolli di intervento in caso di emergenza ed è stato progettato e costruito in maniera tale da scongiurare eventuali rischi anche in caso di violenti sismi. Il ministro Vrtovec ha rilevato inoltre che hanno tenuto a dovere tutte le infrastrutture del paese: dal sistema elettro-energetico, alla rete ferroviaria e stradale. Il presidente della repubblica Borut Pahor e il premier Janez Janša hanno contattato i propri omologhi, Zoran Milanović e Andrej Plenković e offerto l'aiuto della Slovenia nelle operazioni di soccorso.
Da segnalare a proposito che il ministro della difesa, Matej Tonin ha annunciato che la Slovenia invierà in Croazia unità abitative modulari, o case container, tende, letti da campo, generatori e impianti per il riscaldamento.
Le consegne, già avviate, avvengono con camion militari forniti dalle forze armate slovene.
Attivata anche l'amministrazione statale per le operazioni di soccorso, pronta a inviare squadre. Il premier Janša ha detto che in Slovenia il sisma non ha causato danni ingenti. Si segnalano danni alle facciate degli edifici, a campanili di chiese e comignoli, ha segnalato il premier su Twitter. Anche l'amministrazione statale per le operazioni di soccorso non registra danni rilevanti; le unità regionali stanno comunque ancora verificando; diverse le chiamate ai centralini della protezione civile e dei vigili del fuoco. Danni, non gravi, sono stati registrati soprattutto nella Slovenia sud-orientale e nordorientale, al confine con la Croazia, e nella provincia di Celje. Da segnalare che il sisma ha causato pure la caduta di calcinacci e alcune crepe al palazzo della presidenza della repubblica, /fa sapere l'ufficio di Pahor/ e ha determinato la sospensione per breve tempo della sessione della Camera di Stato, impegnata nell'esame del settimo pacchetto anticovid.
Delio Dessardo