La coalizione di centrosinistra, alle prese con i tentativi di fare fronte comune e di stringere una granitica alleanza in vista delle prossime elezioni, ha presentato una risoluzione che vorrebbe la proclamazione dello stato d’emergenza climatico. Un simile documento è stato già accolto da paesi come Gran Bretagna, Canada, Francia ed anche Italia. In sintesi, si tratterebbe di dare una consistente sforbiciata alle emissioni. Sarà la terza volta che una simile proposta approderà alla camera. La sua approvazione, lo scorso anno è già naufragata due volte, visto che non ha trovato il consenso del centrodestra. Il ministro dell’Ambiente, Andrej Visjak, ha già detto che soluzioni parziali a livello statale non servono e che invece ci vorrebbe una strategia globale. Dal suo partito, invece, puntano su un'altra risoluzione. Branko Grims, ha chiesto al parlamento, a nome dei Democratici, di approvare un documento che condanni tutti i totalitarismi. Lubiana ha già preso atto della risoluzione del parlamento europeo, approvata nel 2009, che condanna i regimi totalitari ed autoritari in Europa, ma ora Grims vorrebbe mettere sullo stesso piano tutti quelli che lui definisce totalitarismi. Non ci sarebbe quindi nessuna differenza tra il nazional- socialismo e l’internazional-socialismo, che nel 1939, con l’accordo Molotov-Ribbentrop avrebbero stipulato un patto contro l’Europa, culminato poi con l’invasione nazista e sovietica della Polonia. In sintesi, due facce della stessa medaglia. Proprio per questo ora si chiede al parlamento di rigettare tutti i totalitarismi, indipendentemente dalla loro ideologia, di esprimere rispetto alle vittime e rendere omaggio a tutti coloro che hanno combattuto contro la tirannia e l’oppressione.
Stefano Lusa