Resta alto il numero di contagi in Slovenia. Nella giornata di venerdì sono risultate positive 43 persone, cinque in più rispetto a giovedì. I casi attivi nel paese sono 370, il maggior numero a Lubiana, con 90. Dall'inizio dell'epidemia i contagi evidenziati salgono a 2617. Registrato un nuovo decesso, il bilancio delle vittime sale così a 131. Le persone attualmente ospedalizzate sono 18, nessuna in terapia intensiva. La maggior parte dei nuovi contagi è stata confermata nel comune di Lubiana 10; due i casi anche nella fascia costiera, a Isola e Capodistria.
Da segnalare che l'Istituto nazionale di salute pubblica, con l'aiuto dell'ufficio epidemiologico e dei vari laboratori per i test, ha accertato che dal primo giugno al 21 agosto, sono entrate in Slovenia 300 persone contagiate, ben 165, ovvero il 55 percento, dalla Croazia. Si tratta in prevalenza di giovani. Il Ministro della Salute, Tomaž Gantar, avverte che nei prossimi giorni potremmo avere bollettini quotidiani ancora più pesanti, per numero di contagi, conseguenza del rientro dei turisti sloveni dalla Croazia, inserita dalla Slovenia nella lista rossa dei paesi a rischio coronavirus. Rientro che, a quanto sembra, si concentrerà negli ultimi due giorni ancora utili, domenica e lunedì, almeno da quanto si è visto nella giornata di sabato; traffico intenso sulle strade che dalla Croazia portano in Slovenia e notevoli tempi di attesa ai valichi, ma ha riguardato in prevalenza vacanzieri dei paesi dell'Europa centro-orientale e settentrionale di rientro dalle ferie. A Dragogna ad esempio, molti tedeschi e cechi e anche agli altri valichi, come Gruškovje, moltissime le auto con targa straniera in ingresso. Lunedi a mezzanotte, lo ricordiamo, scadrà il termine concesso dalla Slovenia ai propri cittadini per rientrare dalle vacanze in Croazia senza incorrere nell'obbligo della quarantena.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
Foto: MMC RTV SLO/BoBo