Il Partito democratico sloveno (SDS) ha definito false le promesse fatte dal premier in campagna elettorale di costruire migliaia di abitazioni da destinare al mercato degli affitti calmierati a prezzi popolari. Nella dialettica parlamentare sono volate accuse reciproche di false promesse. Nei fatti, però, le dichiarazioni suonano come campagna elettorale, perché Golob ha ricordato che l'impegno del suo governo di stanziare 100 milioni di euro all'anno per l'edilizia abitativa era su due mandati. La costruzione dei primi 2.000 appartamenti, comunque, dovrebbe iniziare quest'anno. Sul tema sanità è intervenuta invece Nuova Slovenia, che ha puntato il dito contro liste d'attesa sempre più lunghe e un aumento generalizzato dei prezzi dell'assistenza sanitaria. Il premier si è difeso, ancora una volta, dicendo che in un solo mandato non si possono risolvere problemi ultradecennali, ma qualcosa si è mosso con l'abolizione dell'assicurazione sanitaria integrativa che ha eliminato gli interessi privati nella sanità pubblica. Per la prima volta Anže Logar, in qualità di leader del gruppo misto, ha presentato un'interrogazione parlamentare, chiedendo conto dell'annullamento di una gara pubblica dell'agenzia Spirit, su richiesta del ministro dell'Economia, Matjaž Han. Come se non bastasse, anche Sinistra/Levica, alleato della coalizione, tramite il capogruppo Matej Tašner Vatovec ha chiesto chiarezza al premier sulle relazioni bilaterali tra Slovenia e Israele. Due i temi: l'annullamento per problemi burocratici della visita in Palestina di una delegazione del Parlamento europeo, di cui facevano parte anche due eurodeputati sloveni, e l'intenzione di Israele che vuole aprire un nuovo consolato onorario a Maribor. Sullo sfondo, però, si intravede in controluce il tema che dominerà i lavori parlamentari martedì, quando è in programma un voto di fiducia sulla vice-presidente della Camera di Stato Nataša Sukić, in quota Sinistra/Levica, che l'SDS vuole destituire.

Valerio Fabbri