Foto: BoBo
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La Slovenia avrà un governo di minoranza. Il pentapartito ha parafato il protocollo di collaborazione con la Sinistra, che garantirà il sostegno all'esecutivo e a Šarec quale mandatario per la sua formazione. Lista Šarec, partito del centro moderno, socialdemocratici, Desus e Partito Alenka Bratušek arrivano a 43 voti, con la Sinistra la maggioranza è assicurata, si arriva infatti a 52; per affidare l'incarico di formare il governo ne servono 46. La Sinistra garantirà inoltre i voti per l'elezione di Dejan Židan alla presidenza della Camera di Stato.
Anche i deputati ai seggi specifici riservati alle comunità nazionali italiana e ungherese, Felice Žiža e Ferenc Horvath, garantiranno il loro voto al mandatario. La scorsa settimana si sono incontrati in via informale con Šarec, quando non era ancora ufficialmente candidato premier. Nell'occasione, come rivela il portale Siol.net, hanno annunciato l'intenzione di sostenere un governo a guida Šarec, non volendo essere da ostacolo alla sua nascita. Nessuna azione di salvataggio, si vuole soltanto essere costruttivi, è stato sottolineato. Il coordinatore della Sinistra, Luka Mesec ha spiegato che il protocollo di collaborazione prevede anche una armonizzazione nella scelta dei ministri; ha ammesso che esistono delle riserve su alcuni probabili candidati, la principale riguarda l'attuale ministro per le attività produttive, Počivalšek. E' comunque ancora presto per parlarne, hanno detto sia Šarec che Mesec, lo si farà subito dopo la formalizzazione dell'incarico a premier. La Sinistra non avrà ministri, potrebbe comunque ottenere qualche incarico a livello di segretario di stato. Ribadito che punto di riferimento per la collaborazione sarà il contratto di coalizione, passato attraverso diverse fasi di messa a punto, con il coinvolgimento della stessa Sinistra, che lo ha poi confermato con un referendum interno.