Foto: MMC RTV SLO/Foto: Ministero degli Esteri
Foto: MMC RTV SLO/Foto: Ministero degli Esteri

All'omologo ucraino, Andrii Sybiha, la capo diplomazia ha ribadito il sostegno della Slovenia, confermando l'impegno a favore della sovranità e dell'integrità territoriale del paese entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Fajon ha sottolineato che pace, libertà e speranza per il futuro in Ucraina significano anche pace, libertà e prosperità per tutta l'Europa. Ha aggiunto che tutti i paesi, compresa la Russia, devono astenersi dalle minacce o dall'uso della forza contro l'integrità territoriale e la sovranità di un altro paese e non hanno il diritto di minacciare l'indipendenza politica di nessuno. A Kiev Fajon ha assistito alla presentazione di tre nuovi veicoli impiegati come supporto nell'opera di sminamento, che i servizi di emergenza ucraini hanno acquistato con il contributo sloveno, altri due sono operativi dallo scorso ottobre. "Lo sminamento è essenziale per rendere possibile la ricostruzione e la ripresa dell'Ucraina", ha affermato Fajon. Lo scorso luglio Slovenia e Ucraina hanno firmato un accordo di cooperazione decennale nel campo della sicurezza e del sostegno a lungo termine. Finora Lubiana ha fornito all'Ucraina oltre 15 milioni di euro in aiuti umanitari e allo sviluppo attraverso vari meccanismi, altri 1,5 milioni sottoforma di sostegno al bilancio per lo sminamento umanitario.
Si tratta del terzo viaggio a Kiev per Tanja Fajon in veste di Ministro degli Esteri. Dall'inizio dell'invasione diversi politici sloveni sono stati in Ucraina per esprimere solidarietà' al paese aggredito. Già nel marzo 2022 poche settimane dopo l'inizio dell'aggressione russa, l'ex premier Janez Janša si era recato a Kiev assieme ai colleghi di Repubblica ceca e Polonia. Nel marzo 2023 è stata la volta dell'attuale premier, Robert Golob, lo scorso giugno della Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar.

Delio Dessardo