Mario Kunasek . Foto: EPA
Mario Kunasek . Foto: EPA

In Stiria si sta parlando di inserire nella costituzione regionale l’inno nazionale della Stiria, il 'Dachsteinlied', nel quale si dice che la Stiria austriaca si estende fino alle rive della Sava e della Drava, includendo, quindi, anche la parte di regione che attualmente fa parte della Slovenia.

Un inno antico, fortemente identitario per gli stiriani del quale esiste anche una versione in sloveno, che i promotori hanno introdotto nella proposta di modifica della costituzione regionale, che rientra tra le voci dell'accordo di coalizione siglato da poco tra FPÖ e Partito popolare (ÖVP) (che non godono, però, nel parlamento regionale della maggioranza dei due terzi necessaria per modificare l’impianto costituzione della regione).

Nonostante il Ministero degli Affari Esteri ed Europei (MZEZ) non si sia espresso ufficialmente riguardo alle intenzioni del governo regionale di Graz, il Ministero degli Esteri sloveno è immediatamente intervenuto ricordando ai vicini che i confini della Slovenia sono inviolabili e invitandoli alla prudenza nell'intraprendere gesti anche solo simbolici. Il Ministero, come è stato riportato sul quotidiano “Dnevnik” si è anche pronunciato per un dialogo politico tollerante, con particolare attenzione alla difesa della minoranza nazionale slovena presente nella regione austriaca.

Il governatore della Stiria Mario Kunasek è andato all'attacco e ha dichiarato sui social di non voler prendere lezioni da una paese come la Slovenia che non ha mai riconosciuto ufficialmente la comunità di lingua tedesca, che ancora è presente sul suo territorio. Kunasek ha chiesto anche la chiusura della centrale di Krško, che secondo lui non fornirebbe garanzie di sicurezza. Pronta anche in questo caso la risposta del Ministero sloveno, che ha sottolineato il continuo scambio di informazioni tra i due paesi riguardo la centrale nucleare di Krško, che soddisferebbe i più elevati standard internazionali di sicurezza.

Barbara Costamagna