Le condizioni dell'economia slovena sono buone, il paese entra nel sesto anno con una crescita consecutiva del PIL; il momento favorevole va sfruttato per accelerare le riforme strutturali. Questa la valutazione di base del Fondo Monetario internazionale, al termine della verifica annuale; un'occasione per confrontarsi con i responsabili della Banca Centrale, dell'ufficio per le analisi macroeconomiche e lo sviluppo e dei vari ministeri, in primo luogo quello delle Finanze. Ora verrà stilato un rapporto dettagliato sullo stato di salute della Slovenia, con raccomandazioni e provvedimenti da adottare. Le prime constatazioni del Fondo Monetario come detto sono positive. La crescita economica continua e resta superiore alla media dell'Eurozona. Congiunture favorevoli che non sono casuali, bensi frutto dei provvedimenti varati negli ultimi anni. È consigliabile approfittare di questa fase per proseguire con il consolidamento dei conti pubblici e arrivare ad un equilibrio strutturale del bilancio; qui saranno necessarie riforme sia alla voce spese che in materia di politica fiscale. Riforme obbligatorie anche per affrontare il problema dell'invecchiamento demografico. Inoltre dare una spinta a provvedimenti nei sistemi previdenziale e sanitario; aumentare la produttività attraverso una riforma del mercato del lavoro, riducendo le barriere amministrative e incentivando le imprese a investire nella ricerca e nello sviluppo, accelerando il processo di privatizzazione per attirare investitori dall'estero, ma anche interni. Durante gli incontri si è parlato pure degli aumenti salariali nel pubblico impiego e in generale: i dipendenti vanno motivati anche in questo modo, rileva il Fondo, l'importante è che la crescita delle retribuzioni non superi quella della produttività.