Foto: EPA
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In aumento la media dei contagi giornalieri, oggi 675, più 14 rispetto ai ieri. Il numero dei ricoveri in ospedale è scesa di 24 unità rispetto a lunedì, oggi sono 584 gli ospedalizzati di cui 143 in terapia intesiva. Sono i due parametri che decretano il passaggio tra le fasce dello schema a semaforo, i contagi in aumento ci allontanano dalla zona gialla, ha detto Maja Bratuša portavoce del Governo per l'emergenza covid che ha inoltre ricordato che l'esecutivo ha deciso di riconoscere anche i test PCR eseguiti in Serbia e Turchia; pertanto chi arriverà da questi due paese, da domani al 16 maggio, all'aeroposto di Brnik ed esibirà il relativo certificato verrà esentato dall'obbligo della quarantena.

L'incidenza dei contagi su 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni colloca la Slovenia sopra la media europea, ha detto Nuška Čakš Jager dell'Istituto nazionale di salute pubblica, mentre la Slovenia risulta tra i paesi dove viene effettuato un numero molto elevaro di test covid. La quota dei positivi resta sempre relativamente alta, oscilla tra il 14 al 25% e difficilmente si sposta da questo livello, ha detto ancora, aggiungendo che gli effetti della vaccinazione si sentono già soprattutto tra la popolazione più anziana, rari i nuovi contagi nelle case di riposo, o tra il personale delle scuole. La famiglia resta il principale luogo del contagio, anche se è elevata la percentuale di coloro che ancora dichiarano di non sapere dove si sono infettati. Si denota un aumento del numero dei contagi nelle fasce tra i 15 e i 24 anni e quella tra i 35 e 44 anni, Čakš Jager ha rilevato che sarebbe opportuno quanto prima dare la possibilità a tutti di vaccinarsi.

Ad oggi stati vaccinati, con la prima dose, 430 mila persone, con il richiamo 217 mila, circa il 10%. Anche 60 persone con il monodose della Johnson&Johnson. (ld)