A proposito del presunto incidente, arriva un comunicato del ministero della difesa sloveno, in relazione a quanto pubblicato sabato dal Primorski Dnevnik. Nell'articolo non venivano indicati in modo chiaro momento e luogo del presunto incidente. Dopo verifiche con l'autore stesso dell'articolo, questi ha rivelato che, secondo la sua fonte delle informazioni ciò sarebbe avvenuto l'8 maggio, nei pressi di un villaggio del comune di Hrpelje-Kozina(Erpelle-Cosina), tra le 10 e le 11 del mattino. Il ministero della difesa sloveno ha verificato due volte i dati forniti dall'autore dell'articolo in merito all'incidente. "Dalle informazioni fin qui raccolte e dalle verifiche del caso effettuate all'interno delle Forze Armate slovene, possiamo assicurare", -cosi il comunicato del Ministero della difesa- "che in tale data nel sito del presunto incidente non era presente alcun effettivo dell'esercito. Verifiche sono state effettuate presso la polizia; anche in questo caso e' emerso che l'8 maggio nell'area in questione nessun militare era impegnato in operazioni di supporto alle forze dell'ordine nel controllo della frontiera". In precedenza, il ministro della difesa, Matej Tonin, aveva detto che l'esercito stava ancora verificando quanto avvenuto; i militari sono impiegati non soltanto lungo la frontiera meridionale, con la Croazia, ma pure lungo quella occidentale, con l'Italia. La polizia tiene un registro di lavoro, con tutti i dati riguardanti la composizione delle pattuglie stazionate a controllo del confine, inclusa l'evidenza relativa al dispiegamento di ogni singolo militare. Nel servizio di pattugliamento, i soldati sono armati per l'autodifesa e operano in base all'articolo 37 della legge sulla difesa e per questo è stato anche firmato un accordo con la polizia, che coordina il lavoro nel servizio di pattugliamento, cosi ancora Tonin. Una pattuglia può essere anche composta da soli militari che, però se riscontrano qualcosa di irregolare durante il controllo della frontiera, devono subito informare la polizia, che interviene e avvia le procedure del caso. Tonin ha riferito di un incontro tra i responsabili della direzione di polizia competente per l'area dove si sarebbe verificato l'incidente e la controparte italiana. E' nell'interesse di tutti, così il ministro della difesa, che venga fatta piena luce su quanto successo; il ministro poi non esclude del tutto l'ipotesi che si tratti di "fake news".
Delio Dessardo