Il ministro delle Finanze, Klemen Boštjančič, in una foto d'archivio. Foto: BoBo
Il ministro delle Finanze, Klemen Boštjančič, in una foto d'archivio. Foto: BoBo

"Boštjančič deve dimettersi perché la sua gestione dei conti pubblici ha perso ogni credibilità". Zvone Černač, primo firmatario dell'interpellanza nei confronti del ministro delle Finanze, non utilizza giri di parole per perimetrare il dibattito di quella che è ormai l'ottava interpellanza presentata dal partito di Janez Janša nei confronti del governo di Robert Golob, tutte andate a segno in un modo o nell'altro. Černač ha puntato il dito innanzitutto contro la compravendita dell'edificio da adibire ad aule di tribunale su Litijska, che portò la maggioranza sull'orlo dell'implosione prima delle dimissioni della ministra della Giustizia, Dominika Švarc Pipan. A Boštjančič viene rimproverato di aver ridistribuito i fondi per l'acquisto dal bilancio generale, come certificato anche da una relazione della Corte dei Conti. Secondo l'opposizione, un abuso d'ufficio che in realtà è un modus operandi del ministro, accusato anche di aver trasferito dalla sua società alcune migliaia di euro su un conto in Belize, uno dei paesi dell'America centrale con tassazione di favore, per non meglio precisati corsi di addestramento dei piloti. E' su questo che Boštjančič sarà chiamato a rispondere in Aula, dove i numeri non dovrebbero destare preoccupazione, dal momento che ne servono 46 per la sfiducia e l'opposizione ne ha poco più di 30. Ma come ha detto Černač, quando si tratta di interpellanze non è solo una questione di numeri, ma di trasparenza, di risposte chiare e convincenti. E finora a cadere sotto i colpi di queste interpellanze sono stati i ministri Švarc Pipan, Bešič Loredan, e, al secondo tentativo, Stojmenova Duh: tutti e tre dimessisi prima della discussione parlamentare. La palla è ora nel campo della maggioranza, dove c'è da registrare il tiepido sostegno di Sinistra/Levica, il silenzio dei Socialdemocratici e la difesa d'ufficio di Movimento Libertà, che ha definito l'interpellanza una perdita di tempo per il governo e per il parlamento. Boštjančič, da par suo, ha parlato di attacchi personali per screditarlo.

Valerio Fabbri