Le spese dovrebbero così aumentare di tre miliardi di euro circo per una somma complessiva di 13,47 miliardi di euro, mentre le entrate dovrebbero ammontare a 10,72 miliardi di euro. Per quanto riguarda il 2022 invece i miliardi a disposizione saranno undici circa, mentre le spese ammonteranno a 12,6 miliardi di euro. Intervenuto in apertura dei lavori, il premier Janez Janša ha detto che le istituzioni nazionali e quelle internazionali stanno modificando le previsioni del Pil praticamente ogni mese. In questo momento la Slovenia si trova nella media europea annunciata dall’Ue. “La buona situazione delle finanze pubbliche sta influendo positivamente sul nostro ruolo nei mercati finanziari” ha detto Janša precisando che il rating è addirittura aumentato. Se non verrà ratificato in tempo il piano per la ripresa dell’Europa, le conseguenze si faranno sentire sull’euro, sull’ottimismo dei mercati e sulla stabilità della moneta unica. Per quanto riguarda l’approvazione del settimo pacchetto di provvedimenti anticovid, il premier ha precisato che ore bisognerà dare una mano ai pensionati. Il Ministro delle finanze Šircelj ha spiegato che i due bilanci puntano alla ripresa e alla consolidazione dell’economia nazionale e prevedono ingenti investimenti per un ammontare di due miliardi, che verranno investiti nell’infrastruttura e sanità. La ripresa iniziare più tardi, da quanto inizialmente previsto, ha detto Širclej. “Il disavanzo dagli attuali 4,2 miliardi scenderà a 2,7 il prossimo anno e 1,6 quello seguente, ha poi precisato il Ministro. Le due proposte di bilancio non sono buone secondo l’opposizione, Golubović della Lista Marjan Šarec ritiene che i bilanci non hanno una visione di sviluppo e non prevedono una trasparente assegnazione dei fondi. L’indebitamento è inevitabile ha detto. Han degli Sd, ricordando che fra tre anni potrebbe sorgere un grosso problema se questi fondi non verranno gestiti bene. I due bilanci sono godono del sostegno anche dei due deputatati delle minoranze, ungherese Horvat e italiana, Felice Žiža. “bisognerà normalizzare la vita nel paese, garantire la ripresa dell’economia e il benessere dei cittadini” ha detto Žiža.
Dionizij Botter