Il sistema bancario della Slovenia è stabile e in grado di resistere ad eventuali forti turbolenze sui mercati finanziari. Lo hanno confermato gli stress test, condotti dalla Banca di Slovenia e dalla Banca Centrale Europea. Sono stati presi in considerazione vari scenari dai quali è emersa la solidità patrimoniale del sistema. Anche di fronte ad eventuali attacchi informatici non sono scaturiti elementi a rischio. E' stata la BCE a mettere alla prova le capacità di ripresa delle banche in caso di emergenze di questo genere. 109 istituti di credito dell'Eurozona sono stati sottoposti a una prova di stress, ipotizzando uno scenario in cui un attacco informatico riesce a interferire nell'operatività corrente delle banche. Lo scenario della prova di stress prevede che dopo l'attacco le banche mettano alla prova le proprie misure di risposta e ripresa, tra cui l'attivazione di procedure di urgenza e piani di emergenza e il ripristino della normale operatività. Il campione include modelli imprenditoriali e aree geografiche differenti, per fornire una rappresentazione significativa del sistema bancario dell'Eurozona e assicurare un coordinamento efficiente con altre attività di vigilanza. Viene simulato uno scenario che prevede una notevole contrazione della crescita economica, accompagnata da un'alta inflazione. I responsabili della vigilanza discutono poi i risultati della prova con ciascuna banca nell'ambito del regolare processo di revisione prudenziale. La Banca di Slovenia constata che la prova è stata superata con successo da tutti i punti di vista; qualche rischio, nonostante i risultati positivi, può essere rappresentato dalla situazione geopolitica mondiale. Tre gli istituti sloveni sottoposti allo stress test: NLB, Nova KBM e Gorenjska Banka.
Delio Dessardo