La direttrice del dipartimento per l'alimentazione e la pesca del ministero per le politiche agricole e forestali, Ana Le Marechal Kolar, durante la conferenza stampa del 13.06 nella quale spiega le modifiche adottate dal governo. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
La direttrice del dipartimento per l'alimentazione e la pesca del ministero per le politiche agricole e forestali, Ana Le Marechal Kolar, durante la conferenza stampa del 13.06 nella quale spiega le modifiche adottate dal governo. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

Il Governo ha adottato il testo del disegno di legge sulle modifiche alla norma che regolamenta alcune questioni legate al lodo arbitrale relativo al confine marittimo fra Slovenia e Croazia, definito dalla Corte penale internazionale nel 2017 e non riconosciuto da Zagabria. Come noto, l'attività dei pescatori sloveni di fronte al Golfo di Pirano è sanzionata da Zagabria che, negli anni, ha emesso più di 3500 multe per un controvalore che è arrivato a sfiorare i 3 milioni e mezzo di euro, alcune delle quali già definitive. L'evento che ha riportato il tema al centro dell'agenda politica slovena arriva dall'Europa. Il mese scorso, infatti, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha respinto l'appello dei pescatori sloveni, ritenendolo inammissibile poiché, è la tesi della Corte, erano prevedibili le sanzioni in caso di ingresso nelle acque contese. Come se fosse una provocazione, insomma. Da qui è nata l'iniziativa del Partito democratico sloveno, che ha chiesto al governo di pagare entro 30 giorni le multe per le quali, comunque, Zagabria non è ancora passata all'incasso. La maggioranza è ben consapevole che la questione sollevata dall'SDS è una trappola politica, poiché pagare le multe significherebbe riconoscere la giurisdizione delle autorità croate nella parte di mare che, secondo il lodo arbitrale, appartiene alla Slovenia. Anche per questo il consiglio dei ministri ha deciso di inviare un tecnico in conferenza stampa. La direttrice del dipartimento per l'alimentazione e la pesca del ministero per le politiche agricole e forestali, Ana Le Marechal Kolar, ha spiegato in modo dettagliato le modifiche apportate agli articoli 15 e 21 della legge. In questo modo, i fondi dovrebbero arrivare ai pescatori come risarcimento per il mancato guadagno, mentre il perimetro per l'assistenza legale ai pescatori è stato definito in modo tale da assicurare in forma gratuita tutte le tutele giudiziarie del caso. Venerdì è in programma una sessione straordinaria della Camera di Stato nella quale verrà discussa e votata la proposta dell'SDS che, come noto, non avrà i numeri per passare.

Valerio Fabbri