Prevaricazione delle competenze e dell’integrità. Questo il verdetto della commissione anticorruzione nel quadro delle verifiche riguardanti l'acquisto di apparecchiature protettive dal fornitore “genEplanet diagnostika”. Chiamato in causa il Ministro dello sviluppo economico e dell'innovazione tecnologica, Zdravko Počivalšek. Le constatazioni contenute nel rapporto sono definitive, in quanto il ministro non ha fatto ricorso al contenzioso amministrativo. A marzo 2020, subito dopo lo scoppio della pandemia di Covid 19, Počivalšek aveva telefonato all'allora direttore dell'ente nazionale per le riserve, Anton Zakrajšek, dando istruzioni per l'immediato versamento totale dell'importo, quindi non soltanto un anticipo, per la fornitura di ventilatori polmonari, come previsto dal contratto. “L'offerente in questione è stato in questo modo privilegiato”, ha constatato la commissione, “penalizzando altri potenziali fornitori ai quali non erano state garantite analoghe condizioni. Una procedura che non ha garantito gli standard minimi per un bando pubblico”. La commissione ha tenuto comunque conto della gravità e dell’eccezionalità della situazione dovuta all'epidemia, per la quale era necessario agire in modo rapido ed efficiente, e la necessità di dotarsi di dispositivi di protezione; situazioni che hanno influito sulle modalità di svolgimento delle procedure. Si comprende inoltre che in tali circostanze vari organismi statali hanno assistito l'ente per le riserve attraverso il quale passavano le ordinazioni e a cui è stata conferita l'autorità per l'acquisto di dispositivi di protezione: "Tuttavia”, rileva ancora la commissione, “anche in tempi di emergenza è importante agire in modo responsabile, trasparente e con un elevato grado di integrità, ed è fondamentale che tutti i fornitori siano trattati allo stesso modo".
Delio Dessardo