Settimana decisiva questa per capire se la Slovenia andrà alle elezioni anticipate o se avrà una nuova coalizione, dopo le dimissioni del premier Šarec, lunedì scorso e la formalizzazione della crisi, con l'esecutivo in carica soltanto per il disbrigo degli affari correnti. Pahor incontrerà oggi Danijel Krivec, del partito democratico e Brane Golubović, della Lista Šarec, le forze politiche con il maggior numero dei deputati alla Camera di Stato.
Pahor ha precedentemente incontrato informalmente Šarec e il presidente della Camera di Stato, Židan. Entrambi hanno sollecitato elezioni anticipate. Pareri diversi invece delle forze politiche. Se la Lista Šarec e i socialdemocratici sono come detto per un ricorso alle urne, altri partiti della coalizione uscente, come Desus e SMC, non escludono la possibilità di aderire a una nuova coalizione, guidata dal partito di maggioranza relativa, l'SDS di Janša.
Il Partito Alenka Bratušek aveva invece proposto una coalizione a guida della stessa Bratušek per formare una coalizione che possa traghettare il Paese fino alla fine dell'attuale mandato e approvare così alcune delle riforme predisposte dall'esecutivo uscente. Due partiti hanno già respinto tale invito: precisamente la Sinistra e la Lista Marjan Šarec.
Le consultazioni con i rimanenti gruppi e i deputati ai seggi specifici si concluderanno giovedì. Pahor ha ribadito nei giorni scorsi che il paese necessità di un governo con una solida maggioranza e con un programma valido.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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