Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

La situazione finanziaria di RTVSLO è indubbiamente problematica, ma non drammatica. Nel piano di produzione 2025 convergono diverse tendenze. Nuovi programmi di fiction di produzione propria e spettacoli sulla tutela dell'ambiente; sviluppo delle dotazioni tecnologiche, per accelerare la transizione digitale; acquisto in esclusiva dei diritti per la messa in onda di competizioni sportive internazionali; e adeguamento dei salari in linea con la riforma della pubblica amministrazione. E' inevitabile quindi che, con queste spinte centrifughe, trovare il punto di caduta finanziario non sia semplice, anche alla luce di una nuova metodologia di pianificazione definita troppo rigida dalla presidente del consiglio di amministrazione, Natalija Gorščak, in sella da un semestre e già nel pieno della tempesta. A fronte di spese complessive per oltre 154 milioni di euro, coperte dal canone per circa 108 milioni, alcuni interventi di revisione sono stati frettolosi, come nel caso del taglio previsto, e poi stralciato, ai finanziamenti per la copertura degli eventi in Croazia da parte dei programmi in lingua italiana di radio e televisione Capodistria. Andrea Bartole, rappresentante dei programmi in lingua italiana nel consiglio dell'ente, la mette così: "I mezzi rimangono quelli previsti per il 2024, anche se è emerso un problema per quanto riguarda la copertura delle attività in Croazia. Abbiamo dialogato e trovato un accordo, e con una delibera finale siamo riusciti a reinserire anche la copertura della Croazia, quindi il problema è rientrato. Ora siamo d'accordo con l'amministrazione di fare un incontro operativo, subito, a inizio febbraio, per valutare insieme quali saranno le attività che si andranno a svolgere in base a questo". Presente al dibattito anche Alberto Scheriani, in qualità di presidente del Comitato dei programmi in lingua italiana: "i giornalisti e l'equipe potranno andare liberamente in Croazia a fare i loro servizi. Abbiamo sempre operato e lavorato per l'unitarietà della comunità italiana, e vogliamo ribadire ancora una volta questa unitarietà. E' giusto che i vostri colleghi possano seguire le attività della comunità in Croazia, anche perché io personalmente, così come tutta la comunità italiana che vive in Slovenia, siamo interessati a seguire e a sapere come vanno le cose della comunità italiana in Croazia".

Valerio Fabbri

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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