“Il dialogo e la pace devono prevalere, l’Europa e il mondo hanno bisogno di pace e i problemi vanno risolti per il bene dell’umanità” ha detto il Presidente della Repubblica, Borut Pahor sottolineando la necessità di instaurare un dialogo costruttivo tra l’occidente e la federazione russa. La Slovenia dalla sua indipendenza si sforza nel far valere il principio del buon vicinato, della soluzione pacifica delle controversie e del consolidamento del multilateralismo, ha detto Pahor “ la Slovenia da quanto sono stati instaurati i rapporti diplomatici con la Cina ha sostenuto il principio dell’esistenza di una sola Cina, come lo sta facendo pure l’Unione Europea” ha ribadito il capo dello stato dicendo inoltre che la “ rappresentanza economica di Taipei sarebbe la benvenuta come lo è del resto in tutti i paesi europei”. “Nonostante non ci lega un’alleanza militare desideriamo mantenere con la Russia e con la Cina dei rapporti sinceri e fondati sul rispetto reciproco”, ha detto Pahor sottolineando come negli ultimi trenta anni la Slovenia non ha mai mantenuto dei rapporti così buoni con i paesi confinanti. Il premier Janez Janša ha poi detto che il governo ha aggiornato la strategia di politica estera: “la quale mette in primo piano i valori, principi e gli interessi prioritari fornendo degli orientamenti precisi”. Nel suo intervento il premier ha poi puntato ai risultati ottenuti a livello diplomatico durante la presidente Ue. Con l’inasprimento dei rapporti tra i paesi dei Balcani occidentali, Pahor dicendosi preoccupato per quanto sta accadendo in Bosnia ed Erzegovina, ha detto che “i tentativi di delineare i confini statali su base etnica vano interpretati come potenzialmente molto pericolosi per la pace e la stabilità della regione e dell’Europa”. A mancare tra gli 85 diplomatici presenti a mancare erano gli ambasciatori croato e cinese.
Dionizij Botter