Foto: MMC RTV SLO/Ministerstvo za šport
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Lo sport è un veicolo di integrazione non solo a livello sociale, ma anche come fattore identitario nazionale. Per questo il presidente del Comitato olimpico nazionale, Franjo Bobinac, di concerto con i ministri Han e Arčon, ha dato a una struttura che permetta di migliorare l'efficienza della condivisione di esperienze, competenze e informazioni fra le organizzazioni sportive delle comunità slovene oltre-confine. Un riconoscimento importante per lo sport, che trova così una dignità istituzionale pari a lingua, cultura ed economia come fattore di sviluppo comunitario.
La soddisfazione nei rappresentanti della comunità slovena in Italia è tutta nelle parole di Ivan Peterlin, presidente della Confederazione delle associazioni sportive slovene in Italia: "è una data storica per lo sport di tutte le minoranze slovene, di tutti gli sloveni sportivi che vivono al di fuori dei confini della Slovenia. Quando racconterò questa storia ai miei nipoti questa sera, quando racconterò loro che ero in compagnia addirittura di due ministri e del presidente del Comitato olimpico sloveno. I miei nipoti diranno che sono delle storielle, invece sono storie a lieto fine, ascrivere negli annali d'oro dello sport sloveno in Italia".
Una gioia incontenibile per Peterlin, frutto di un impegno ultradecennale che comunque porta risultati grazie a un lavoro sul territorio che non perde di vista gli obiettivi sportivi. Lo spiega ai nostri microfoni Andrej Vogric, vicepresidente della società di pallavolo Olympia, di Gorizia, nata dalla fusione delle squadre di pallavolo della comunità slovena in Italia, e unica società friulana che milita nella serie B maschile, : "per npoi è un onore, facciamo questo sport da tanti anni, la società è stata costituita nel 1961. Sapere che la Slovenia ci è vicino, economicamente, ma non solo, che ci sostiene per quello che facciamo ed è vicina a noi per portare avanti il nostro progetto, rappresenta uno sprone e una motivazione in più per portare avanti la pallavolo e dare la possibilità a tanti ragazzi di poter praticare questo sport, sia nel maschile che nel femminile."

Valerio Fabbri

Ivan Peterln, presidente della Confederazione delle associazioni sportive slovene in Italia. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Ivan Peterln, presidente della Confederazione delle associazioni sportive slovene in Italia. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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Foto: Radio Capodistria
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