Un centinaio di sostenitori del sindaco uscente Boris Popovič hanno risposto al suo invito via social media e si sono dati appuntamento in uno dei locali in Piazza Carpaccio a Capodistria per brindare alle prossime festività in un clima sereno, molto disteso e assai informale. Popovič ha stretto mani, chiacchierato un pò con tutti e a nostra precisa domanda sulla attese per la riunione costitutiva del consiglio comunale ha dichiarato che sa di non avere i voti necessari. Presenteremo ricorso all'esito del voto ma sappiamo già, ci ha detto, che non passerà. La nostra battaglia andrà avanti al Tribunale amministrativo di Nova Gorica. Il riconteggio delle schede, proprio per la minima differenza che li separa, sarebbe necessario e legitimerebbe, secondo Popovič l'elezione del nuovo sindaco.
Il consiglio comunale di Capodistria è chiamato a convalidare i mandati del sindaco e dei 33 consiglieri eletti, tra cui i tre rappresentanti al seggio specifico Alberto Scheriani, Mario Steffè e Ondina Gregorich Diabatè, quest'ultima in qualità di consigliere più anziano dovrà presiedere il consiglio prima della nomina del nuovo sindaco.
Per venir confermato Aleš Bržan, che al ballottaggio del 2 dicembre ha vinto con il 50,03% voti ovvero 13 mila 921 voti, 17 in più del suo avversario, necessita di 17 voti favorevoli. Ha dalla sua i propri 9 consiglieri, Olga Franca, Gašpar Gašpar Mišič, il socialdemocratico Marjan Križman, potrebbe avere i due voti dell'Oljka, i due della Sinistra forse anche quello del democratico Silvano Radin, ma questi ultimi non hanno ancora preso posizione ufficialmente, come non si sono schierati ufficialmente neppure i consiglieri della comunità nazionale italiana. Popovič può contare sui 13 consiglieri eletti tra le fila di Koper je Naš (Capodistria è nostra) di cui lui è capofila. (ld)