"Gli attacchi fisici, le minacce di morte a medici, giornalisti e altri, che stanno soltanto svolgendo il proprio lavoro, ostacolare il traffico e violare i provvedimenti anti-Covid non sono un diritto costituzionale a manifestare pubblicamente", ha scritto il premier, Janez Janša, in un tweet. "La direzione del dipartimento di polizia di Lubiana evidentemente non è capace di prevenire eventi del genere - ha aggiunto - è giunto quindi il momento che il Ministero degli Interni intervenga".
I dimostranti hanno anche ostacolato il lavoro di alcune troupe di giornalisti, tra quelli di Pop TV, Kanal A e del portale N1, lanciando contro di loro diversi oggetti, spingendoli e sputando. Un addetto alla sicurezza è stato lievemente ferito. Durante la protesa un gruppo di manifestanti si è fermato anche davanti allo stabile di RTV Slovenia cercando di fare irruzione - un tentativo impedito dagli agenti.
La polizia ha intanto condannato gli attacchi ed invitato i giornalisti a sporgere denuncia. Anche le associazioni dei giornalisti e la stessa RTV hanno condannato gli attacchi.
"Non ci lasceremo intimidire e continueremo a difendere l'indipendenza dei media pubblici e la libertà dei media”, annuncia la RTV, ringraziando tutti coloro che si sono occupati della sicurezza durante le proteste, “soprattutto la polizia che ha impedito l’irruzione nello stabile di RTV Slovenia ed ha protetto i dipendenti".
L'Associazione dei giornalisti della Slovenia ha invitato i cittadini a rispettare il lavoro dei giornalisti sul campo e a non minacciarli, stanno infatti soltanto svolgendo il proprio lavoro. Nel contempo ha anche chiesto alle testate stesse e alla polizia di garantire la sicurezza delle troupe sul campo.
"Questo genere di violenze contro i giornalisti durante le proteste contro i provvedimenti stanno diventando una costante. I giornalisti non devono essere l'obiettivo di violenze del genere", ha scritto invece l'Associazione di giornalisti e pubblicisti. Alcuni attacchi sono stati filmati, perciò si aspetta che la polizia scopra l’identità degli assalitori e prenda i dovuti provvedimenti.
E. P.