Con l'entrata in vigore della revoca di gran parte delle restrizioni epidemiologiche annunciate dal Governo, numerose sono le incognite in merito a quali siano le misure che rimangono ancora in vigore. A partire da oggi vengono aboliti i test rapidi gratuiti, mentre la condizione GVT - guarito, vaccinato, testato - verrà richiesta solamente negli ospedali, per l'accesso ai servizi di assistenza sociale e nelle carceri. Numerose le novità per quanto concerne la revoca delle misure restrittive; i test antigenici rapidi saranno gratuiti solamente per coloro che risultano positivi ai tamponi fai da te, per coloro che presentano sintomi riconducibili al Covid e per quanti desiderassero interrompere in anticipo l'isolamento. Sarà inoltre ancora necessario esibire il certificato GVT per l'accesso agli ospedali, ma non alle Case di sanità. Il segretario di Stato presso il ministero della Salute, Franc Vindišar, ha spiegato che lo Stato continuerà a coprire i costi di esecuzione dei test rapidi per le attività in cui ciò verrà ancora richiesto, così come per i residenti che presentano sintomi o risultano positivi ai test rapidi fai da te. Questi dovranno effettuare un test di conferma - che sia antigenico o molecolare - presso le strutture sanitarie su riferimento del medico di famiglia. Come annunciato restano in vigore le misure di prevenzione generiche, quali l'utilizzo della mascherina, il distanziamento interpersonale e, dove possibile, lo smart working. Le mascherine restano obbligatorie nei luoghi pubblici al chiuso, nelle scuole e nei luoghi dove risulta impossibile garantire un'adeguata distanza, ad esempio agli eventi culturali. Questi verranno ancora sottoposti a limitazioni anche in termini di numero di visitatori. Le autorità starebbero intanto discutendo una completa abolizione delle mascherine in maniera che si possa al più presto tornare alla normalità del periodo pre-Covid; una decisione in merito verrà presa in conformità all'evoluzione della situazione epidemiologica nel Paese.
Maja Novak