La maggior parte dei casi di contagio scoperti in questa fase, dice il portavoce del governo per la gestione della crisi, Jelko Kacin, viene riscontrata su persone già in regime di quarantena o di autoisolamento. Fatto positivo, rilevano le autorità competenti, il notevole calo del numero di quanti violano le disposizioni restrittive. Questo giovedì, ad esempio, su 380 verifiche effettuate dall'ispettorato sanitario, 344 persone sono state trovate in regola, cioè all'indirizzo dichiarato per l'obbligo della quarantena. In 16 casi non risultavano all'indirizzo fornito all'ispettorato, in 12 invece l'infrazione riguardava indirizzo falso o sbagliato. Kacin ha spiegato che il governo sta approntando provvedimenti aggiuntivi per rendere ancora più efficace il controllo del regime di quarantena. L'istituto nazionale di salute pubblica rileva intanto che è stato raggiunto un traguardo importante nel contrastare il nuovo coronavirus; siamo a "R con zero" inferiore a uno; nel pieno dell'epidemia il rapporto era di 1 a 2, era di 1 a 7 nella vicina Croazia, dove ora è drasticamente sceso, ma è sempre superiore a 1, ha spiegato ancora Kacin. Ciò deve servire da raccomandazione, a quanti si recano in vacanza in Croazia, a rimanere vigili sull'andamento dei contagi nelle singole regioni o contee, evitando se possibile quelle inserite nelle liste rossa o gialla. La Regione litoraneo-montana figura nella lista verde, l'Istria in quella gialla. In primo luogo, vanno rispettate le principali misure di sicurezza, a partire dal distanziamento fisico, evitando luoghi affollati, come ristoranti, locali notturni e discoteche. Ricordiamo che nelle ultime 24 ore in Croazia sono stati registrati 86 nuovi contagi. Dall'inizio dell'epidemia il bilancio sale a 4.039. Sono 136 le persone ospedalizzate, 4 in più del giorno precedente, sei pazienti necessitano del respiratore artificiale. L’età media delle persone ammalate è di poco superiore ai 47 anni.
Delio Dessardo