Una sessione ridotta che, considerato l'esiguo numero di punti in agenda, durerà soltanto due giorni e si concluderà prima del ponte pasquale e di Primo Maggio. In apertura, come di consueto, le interrogazioni parlamentari. Il premier Šarec risponderà a domande riguardanti in particolare la Sanità, con la difficile situazione in cui si trovano a dover operare i medici di famiglia o di base e i piani di riforma del sistema sanitario pubblico, uno "smantellamento" come lo definisce il partito Levica-Sinistra, per privatizzare la Sanità. Questioni europee verranno evidenziate dal deputato dell'SDS Anže Logar, considerato che nella seconda metà del 2021 la Slovenia avrà la presidenza del Consiglio Europeo. Zmago Jelinčič, leader del Partito Nazionale, intende chiedere al premier Šarec quale sia la sua posizione in merito alla proposta di ridenominare la ricorrenza del 15 settembre, quando la Slovenia celebra la "Festa del ricongiungimento del Litorale alla madrepatria", cambiandola in "Festa dell'annessione". Iniziativa avviata già un anno fa da un gruppo di 57 deputati, rimasta ferma e nuovamente trasmessa alla Camera di Stato, il 19 febbraio scorso, per la procedura parlamentare; proposta che è stata sostenuta dall'attuale governo. L'iniziativa, criticata dall'opposizione, è stata stigmatizzata da Jelinčič. A suo parere, non si tratta soltanto di modificare la dicitura, ma di cambiamento della posizione storica della Slovenia.
Domani il Parlamento affronterà invece la proposta dell'SDS di apportare modifiche alla legge sulla dichiarazione dei redditi. Proposta destinata comunque alla bocciatura. L'Aula affronterà successivamente una proposta sulla stessa questione, presentata dalla coalizione di governo e che prevede sgravi fiscali alla voce integrazione annuale per le ferie.
Delio Dessardo