Si sono recati alle urne 10.360 aventi diritto, ha votato a favore del decreto comunale il 59% ovvero 6052 elettori, contro il 41%, ovvero 4228 elettori. Affinchè il decreto venisse abrogato, serviva almeno un quinto dell'elettorato contrario, circa 8500 voti. E' pertanto fallito il tentativo dei sostenitori del NO, con l'ex primo cittadino Popovič e l'iniziativa civica a favore del parco di far annullare attraverso la consultazione popolare il decreto che prevede la realizzazione del centro urbano Barka, un quartiere residenziale con 300-400 alloggi, con adiacente la sede del nuovo poliambulatorio e altre strutture, parcheggi e aree verdi. Popovič avrebbe voluto trasformare i terreni di fronte al Tribunale, comunemente conosciuti come Toncity in mano privata, in un grande parco cittadino.
Soddisfazione per la vittoria è state espressa dal sindaco di Capodistria Aleš Bržan, che si è detto piacevolmente sorpreso dell'affluenza tenendo conto che il comune non ha partecipato alla campagna referendaria. Con il loro voto, ha detto, i cittadini hanno capito che la politica del dialogo, del compromesso e dello sviluppo è la strada giusta da percorrere. L'attuazione del decreto sul piano urbanistico è un'importante contributo alla politica abitativa, carente a Capodistria, adesso, ha aggiunto il sindaco, sarà necessario accogliere un nuovo piano regolatore e dare tempo ai titolari dei terreni di ottenere tutti i permessi necessari.
Deluso dall'esito del voto Boris Popovič. Una campagna elettorale di colpi bassi ha detto puntando il dito anche contro i media che a suo dire avrebbero violato il silenzio elettorale favorendo la controparte. (ld)