Il tutore civico non ha potuto confermare, ma neppure smentire, le denunce di alcune organizzazioni non governative circa presunte violazioni del diritto di asilo che sarebbero state compiute dalla polizia slovena che, al confine meridionale, con la Croazia, avrebbe respinto o espulso illegalmente cittadini stranieri. Questo l'esito delle verifiche effettuate sul posto. Come ha detto il sostituto del tutore civico, Ivan Šelih, è stata controllata la documentazione dalla quale non risulterebbero respingimenti di migranti, nonostante avessero chiesto la tutela internazionale. "C'è però il problema di una non coerente documentazione - ha detto Šelih, quindi è difficile accertare la realtà dei fatti, aggiungendo che i funzionari in servizio sono stati invitati a prestare più attenzione a questo aspetto del loro lavoro. Un invito rivolto direttamente al Ministero dell'Interno. Intanto la polizia, chiamata in causa, si difende affermando che rispetta in pieno i diritti umani, incluso il diritto alla tutela internazionale. Ci sono però molti casi, dice, in cui l'istituto della tutela internazionale viene sfruttato per malversazioni, precisamente per le migrazioni clandestine. Viene citata come esempio la grande differenza tra il numero di quanti esprimono il desiderio di ottenere questo status e le richieste effettivamente inoltrate, sia per la tutela internazionale che quelle di asilo da parte di chi è ospite dei centri per asilanti.
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