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Le attività creditizie del gruppo Nova Ljubljanska Banka valgono quasi la metà degli utili netti complessivi del settore bancario sloveno, che lo scorso anno ha raggiunto poco meno di 1,1 miliardi di euro. La banca madre NLB, infatti, ha generato un utile netto di 478,2 milioni di euro, recitando come prevedibile la parte da leone all'interno delle attività del gruppo, che ha fatto registrare oltre 516 milioni di euro. Rispetto all'anno precedente, i ricavi netti del gruppo sono cresciuti del 14%, anche se poco più della metà sono poi stati destinati alla voce costi, cresciuti del 20%. Secondo la direzione della banca il costo del rischio si è mantenuto a un livello relativamente basso e sostanzialmente entro le previsioni, ma al netto delle tasse l'utile è stato di 514,6 milioni di euro, inferiore del sette percento rispetto all'anno precedente. A pesare sul risultato, infatti, l'introduzione dell'imposta sul bilancio delle banche per porre rimedio alle conseguenze delle inondazioni dell'agosto 2023, un dazio che per NLB è stato pari a 33 milioni di euro. Quest'anno il dividendo sarà pari al 50 percento degli utili, mentre nel 2023 la banca ha pagato 220 milioni di euro agli azionisti. La fiducia nella prima banca slovena rimane diffusa nel paese così come nei paesi dell'ex Jugoslavia, dove c'è da registrare un aumento dei depositi del 15%, frutto di un miglioramento della situazione economica soprattutto nella seconda metà dell'anno. Per quanto riguarda le proiezioni per l'anno in corso, NLB prevede ricavi netti stabili intorno a 1,2 miliardi di euro, cifra che nel 2026 dovrebbe crescere fino a 1,3 miliardi di euro.
Valerio Fabbri