Procedimento disciplinare nei confronti del presidente del sindacato di categoria che rappresenta gli effettivi delle Forze Armate slovene, Gvido Novak. Lo ha deciso il Capo di Stato Maggiore, Alenka Ermenc, per il modo in cui ha condotto l’attività sindacale, violando la disciplina militare. Si fa riferimento alle dichiarazioni e alle posizioni espresse da Novak dal 12 aprile al 7 maggio, senza l'autorizzazione o il benestare dei superiori, con le quali avrebbe danneggiato gli interessi del datore di lavoro. Pronta la risposta del sindacato, che annuncia una denuncia penale nei confronti di Alenka Ermenc, per violazione dei diritti sindacali. In una nota si rileva che nessuna legge, nemmeno quella sulla Difesa, contempla limitazioni alle attività sindacali; qualsiasi restrizione sarebbe anticostituzionale; un passo, quello del capo di stato maggiore dell'esercito, inammissibile in uno stato democratico, cosi ancora il sindacato. Stamane dibattimento, nel quadro del procedimento disciplinare; il presidente del sindacato, Novak, ha abbandonato la seduta dopo pochi minuti. Non ho voluto partecipare alla discussione, ha detto, essendo la seduta a porte chiuse, quando in base al regolamento, dovrebbe essere pubblica. Sostegno al sindacato e al suo presidente è stato espresso dal Sindacato di polizia. C’è la convinzione, si legge, che in questo caso si sia di fronte ad un attacco politico contro la libertà sindacale e a un tentativo di zittire il sindacato di categoria, attivo nel tutelare gli interessi e i diritti dei propri iscritti.

Delio Dessardo

Foto: BoBo
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