Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO

Marcia di protesta oggi a Lubiana, organizzata dall'associazione dei liberi sindacati della Slovenia e dalla confederazione sindacale Pergam, per chiedere ai datori di lavoro un aumento dei salari per tutti. Prevista la partecipzaione di circa 500 persone, che si daranno appuntamento alle 11 davanti alla sede della Camera di Economia della Slovenia. Si vuole dire NO alle minacce di disdetta dei contratti collettivi per le varie categorie ed esprimere sostegno alla proposta di modifiche alla legge sul salario minimo, ora in fase di dibattito parlamentare. Come evidenziato dai liberi sindacati, proprio la questione del salario minimo ha dimostrato quanto le retribuzioni nel settore privato siano molto spesso estremamente basse, inferiori addirittura a quella minima garantita. Le reazioni degli industriali alla proposta, si rileva, hanno superato ogni ragionevole limite; come l'annuncio di voler abbandonare il dialogo sociale ad ogni livello, anche il confronto con i sindacati, il che significa che non negozieranno più sulle retribuzioni nell'ambito dei contratti collettivi, dai quali intendono invece recedere, rilevano i liberi sindacati. Per gli industriali, l'aumento del salario minimo porterà ad un sensibile aumento del costo del lavoro, con gravi conseguenze per l'economia nazionale. All'odierna marcia di protesta aderiranno anche sigle sindacali del pubblico impiego. Pubblico impiego che proprio per oggi aveva programmato a suo tempo una serie di scioperi, scongiurati poi dagli accordi raggiunti con il governo e firmati questo lunedi. Prosegue invece lo sciopero dei poliziotti. Ieri nuova tornata del confronto con il governo, che ha presentato una ulteriore proposta di compromesso. Attende una risposta in settimana.